Affrontare un cambiamento strutturale in un’azienda agricola tradizionale come un frantoio non è mai una scelta semplice. Spesso i processi consolidati e la gestione manuale delle attività sono considerati più sicuri, perché familiari. Tuttavia, in un contesto normativo e operativo sempre più complesso, non evolversi significa esporsi a errori, inefficienze e rischi sanzionatori. Il Frantoio Russo ha deciso di rompere questo schema, affrontando il delicato passaggio dalla gestione cartacea ed Excel alla digitalizzazione avanzata. Una transizione che non è stata priva di ostacoli, ma che oggi rappresenta un modello virtuoso di come l’adozione di tecnologie specifiche possa migliorare radicalmente l’operatività quotidiana, la conformità normativa e la qualità del lavoro.

Dal caos all’illusione del miglioramento: un primo salto sbagliato

Inizialmente, il Frantoio Russo si trovava nella condizione tipica di molte realtà artigianali: utilizzo di moduli cartacei per registrare le operazioni, supporto di file Excel scollegati tra loro per gestire le giacenze, e un approccio reattivo, spesso affannato, per gli adempimenti legati al portale SIAN. In questo scenario, ogni controllo dell’ICQRF era fonte di stress e di potenziali contestazioni, proprio perché mancava una visione chiara e unitaria del flusso produttivo.

Nel tentativo di migliorare la situazione, i titolari si sono rivolti a una software house generica, attiva in vari settori ma priva di un’esperienza verticale nel comparto oleario. La speranza era quella di automatizzare alcune funzioni basilari, ma la realtà si è rivelata molto più problematica del previsto. L’assenza di un dialogo strutturato con il SIAN, l’incapacità del sistema di seguire la logica normativa dei registri, la difficoltà nel gestire i serbatoi secondo le regole vigenti e una cronologia dei movimenti alterata hanno generato ulteriore confusione.

Il momento della svolta: quando la competenza fa la differenza

Dopo mesi di frustrazione, su segnalazione di un collega frantoiano, il Frantoio Russo ha deciso di contattarci. Fin dal primo confronto abbiamo evidenziato l’inadeguatezza dello strumento utilizzato. Un software gestionale generico di una nota ed importante azienda di software, sebbene ben strutturato in altri ambiti per il quale era stato pensato (contabilità e magazzino), non poteva adattarsi alle esigenze molto particolari di un frantoio, dove le specificità normative, la stagionalità del lavoro e la necessità di coerenza nei dati richiedono una progettazione specifica.

Abbiamo effettuato un’analisi tecnica dei dati storici, rilevando numerose incongruenze che avrebbero potuto compromettere la regolarità del registro olio. Dopo aver avviato un piano di bonifica e riallineamento, abbiamo implementato il nostro Extravirgin, sviluppato esclusivamente per i frantoi, e accompagnato il team in ogni fase del passaggio. Il personale del Frantoio Russo ha ricevuto formazione mirata, costruita sulle reali mansioni svolte, così da rendere immediatamente utilizzabili le nuove funzioni digitali.

Una gestione finalmente sotto controllo

Già dopo i primi mesi di utilizzo di Extravirgin, il cambiamento è stato percepibile. Tutte le operazioni di molitura venivano registrate automaticamente con associazione immediata al conto deposito. I movimenti dei serbatoi rispettavano la cronologia imposta dalla normativa e ogni confezionamento era tracciabile in maniera puntuale, fino all’etichetta. La coerenza tra i dati aziendali e quelli inviati al SIAN è diventata totale, grazie a un’integrazione nativa con il portale e a un sistema di notifiche intelligenti per scadenze, errori e aggiornamenti.

Il clima interno è migliorato: le persone hanno acquisito sicurezza, sapendo di lavorare in un contesto più ordinato, trasparente, verificabile. Anche la comunicazione tra ufficio, laboratorio e magazzino è diventata più fluida, perché tutti parlano la stessa lingua operativa.

I benefici di una soluzione specializzata (e di chi la conosce davvero)

Affidarsi a un gestionale pensato esclusivamente per i frantoi significa, innanzitutto, lavorare su un sistema che nasce attorno alle esigenze reali del comparto. Ma il vero valore aggiunto risiede nel supporto continuativo di un’azienda che non si limita a fornire uno strumento, bensì accompagna l’impresa nel suo percorso di crescita e conformità.

Il Frantoio Russo ha risparmiato tempo, ridotto gli errori, migliorato la propria affidabilità nei confronti dei clienti e delle autorità di controllo. Ma ha anche potuto pianificare meglio la campagna olearia, accedere a bandi con documentazione già pronta, ottimizzare le risorse interne e generare report strategici per migliorare le decisioni future.Tutto questo non sarebbe stato possibile con un gestionale generico o con soluzioni “fai da te”. Solo un’azienda che conosce in profondità le normative, i flussi reali di lavorazione e le dinamiche operative può garantire un risultato di questo livello. E questa competenza non è un accessorio: è la vera chiave del successo.

La storia del Frantoio Russo non è unica. È rappresentativa di tanti frantoi che oggi si trovano davanti a un bivio: restare ancorati a metodi superati oppure scegliere strumenti adeguati al presente e al futuro. Il digitale non è solo una comodità: è una condizione necessaria per gestire con efficacia, efficienza e sicurezza un frantoio moderno.Chi sceglie di evolversi, come ha fatto il Frantoio Russo, scopre che il vero valore non è solo nella tecnologia, ma nella qualità del supporto ricevuto. Non basta un software: serve un partner. E quando lo si trova, i risultati parlano da soli.

Se anche tu stai valutando la transizione digitale del tuo frantoio, ascolta chi ha già fatto questo percorso. Informati, confrontati, scegli con consapevolezza. Il futuro inizia da un semplice clic. Puoi richiedere anche un contatto commerciale per Extravirgin, il software più utilizzato dai frantoi italiani.

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